sabato 25 giugno 2011

Lasciatevi avvolgere dalla semplicità :O)

Colorati...invitanti....leggeri....semplici: come le cose belle della vita.
Parliamo di semplicità ,domani domenica 26giugno...tanti piccoli...buoni ...allettanti bocconcini...fatti da.....

Ve lo racconta Laura....alle 11.40 su Radio Punto Zero ....


Vi aspettiamo nel Buongiorno Campania Weekend....



Golosissima serata a tutti :O)



Terry



domenica 19 giugno 2011

Ciambella al Pesto


Ecco una ciambella salata che profuma d’estate, di basilico, di pesto. Il pesto è diventato ormai il simbolo della cucina ligure nel mondo. Per prepararlo servono pochi ingredienti ma di ottima qualità: basilico giovane e fresco, olio extravergine d’oliva, parmigiano e pecorino grattugiati, aglio, pinoli (che sono importantissimi per ammorbidire il pesto e smorzare il sapore pungente dell’aglio) e qualche grano di sale. Poi i puristi impiegano un mortatio di marmo, un pestello di legno e tanta pazienza e abilità! Abilità perché gli oli essenziali del basilico, quelli che danno profumo e aroma per capirci, sono contenuti nelle venuzze delle sue foglie. Ecco perché le foglie non vanno mai tranciate o stracciate ma vanno come spremute ruotando delicatamente  il pestello per fare uscire dalla foglia tutti gli oli. La prima ricetta di pesto così come lo conosciamo noi oggi risale alla metà del 1800 e da allora è rimasta pressoché immutata.

Ciambella al Pesto

Ingredienti per uno stampo a ciambella di 22 cm di diametro
180 g di farina 00
Mezza bustina di lievito per torte salate
100 g olio extravergine d’oliva
3 uova
200 g di buon pesto
50 g di pecorino grattugiato
Una manciata di pinoli

Preparazione
Preriscaldare il forno a 180°. In un tegamino antiaderente fate tostare i pinoli. In una terrina sbattere le uova con l’olio e il pesto. In un'altra terrina mescolare la farina con il lievito e il pecorino. Unire gli ingredienti liquidi a quelli solidi. Per ultimo unire i pinoli tostati. Imburrare e infarinare uno stampo a ciambella, versarvi l’impasto. Decorare la superficie con qualche pinolo non tostato e infornare a 180°per circa 30/35 minuti (fare la prova stecchino).

Abbinamento: il consiglio è un vino bianco di medio corpo, servito alla giusta tempratura, possibilmente con qualche sentore di erba aromatica, dalla struttura delicatamente morbida, sapida e di media alcolicità. Rimanendo nel territorio perfetto è il Vermentino della Riviera Ligure di Ponente

Ciambella al Pesto 1
 Foto © Laura De Vincentis All Rights Reserved

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venerdì 17 giugno 2011

19giugno : Verde speranza o verde bontà???

Oggi è venerdì 17!!!!!!!!!
mmm....siete superstiziosi? Qui a Napoli c'è un detto: nun è overonun ce credo , ma nun se pò maje sapè!!!! :O)
Su su....siamo ottimisti...Una dose di speranza in arrivo per voi ...che si trova solo nell'ottimismo.
Per tutti coloro che hanno una leggera difficoltà a vedere il bicchiere mezzo pieno...un tocco di verde è l'ideale. Color verde...bontà.
Come verde è il colore della golosità in onda con Laura domenica 19 giugno su Radio Punto Zero.
Verde in Pentola...ops...Belle in Pentola alle 11.40 tra un inciucio e l'altro.

Vi aspetto nel Buongiorno Campania weekend (streaming live su http://www.rpz.it/)

Bacibà...


Terry




domenica 12 giugno 2011

Straccetti di Pasta con Cipolle e Zafferano

http://2.bp.blogspot.com/-a9qMKAflBGs/TfBnVX30JhI/AAAAAAAAGgs/aInL_3qHXiA/s1600/Straccetti+cipolla+e+zafferano.JPG

Una ricetta tratta dalla rivista Cucina Italiana di Marzo 2007. Io adoro lo zafferano e a questo proposito ho appena scritto un articolo sullo Zafferano Dop di San Gimignano che uscirà per fine giugno su una rivista dedicata alle eccellenze della Val d’Orcia.

Volete qualche curiosità sullo zafferano? I bulbi della pianta dello zafferano vengono piantati a fine agosto. La raccolta del fiore avviene tra settembre e ottobre e deve essere svolta assolutamente a mano entro le primisime ore della mattina, poi sempre mano avviene la delicata estrazione dei 3 pistilli dal fiore. I pistilli vengono poi messi ad essiccare al sole oppure esposti al fumo di un braciere. Una volta essicati vengono confezionati interi per garantirne la purissima qualità e la conservazione del suo aroma caratteristico. Ecco perché il vero zafferano, non quello che si acquista in bustine al supermercato, ha costi molto elevati che dipendono dalla particolare lavorazione che richiede tempo, pazienza e un’ottima manualità da parte di persone esperte.

Straccetti di Pasta 
con Cipolla e Zafferano
dalla rivista di Cucina Italiana - Marzo 2007

Ingredienti per 4 persone
350 g pasta fresca all’uovo tipo stracci o maltagliati
1 cipolla bionda media
200 g latte
80 g panna per cucina
30 g burro
1 bustina di zafferano purissimo
timo
sale
Parmigiano

Preparazione
Tritare finemente la cipolla e fatela appassire con il burro. Unitevi il latte e cuocere a fiamma bassa per 5 minuti Mescolate quindi la panna, lo zafferano ed un pizzico di sale completando la cottura del sugo per altri 5 minuti. Intanto mettere a bollire l'acqua della pasta. Al bollore salatela e cuocetevi la pasta fresca fatta. Scolatela, saltatela nel sugo, completate con qualche fogliolina di timo e servire subito cosparsa di Parmigiano

Abbinamento 
Un vino bianco, giovane, profumato, morbido, sapido, alcolico (per sgrassare il palato), di buona acidità e lunga persistenza aromatica per reggere l’aroma intenso dello zafferano. Consigliato: Gewurztraminer dell'Alto Adige.

http://2.bp.blogspot.com/-a9qMKAflBGs/TfBnVX30JhI/AAAAAAAAGgs/aInL_3qHXiA/s1600/Straccetti+cipolla+e+zafferano.JPG
 Foto © Laura De Vincentis All Rights Reserved

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mercoledì 8 giugno 2011

il 12 Giugno ...con i colori del sole

..estate anticipata questa del 2011.
E' arrivata inaspettata...con temperature da spiaggia . Poi all'improvviso...è diventata dispettosa...pioggia...ma che dico pioggia, acquazzoni... ma che dico acquazzoni, temporali!!!!!!!
Sole ascolta, se proprio hai deciso di non mostrarti in modo regolare, bah..fa un pò come pare:  ti portiamo in tavola!
:o) Golosoni e golosone (anzi no per galateo ...golosone e golosoni) domenica 12 giugno dopo aver votato il Referendum ( sul quale mi auguro ci pensiate bene bene ) alle 11.40 sintonizzatevi su Radio Punto Zero (anche in streaming sul sito http://www.rpz.it/ ) ...Immancabile l'appuntamento "Belle In Pentola" :  Lauretta preparerà per voi una bontà di quelle facili facili...

W l'estate , anche se dispettosa !


Terry






domenica 5 giugno 2011

Panzanella


La panzanella è un piatto estivo contadino di umilissime origini ma dal gusto ottimo e rinfrescante. Pochi e semplici ingredienti per una preparazione molto semplice e di poco costo. La panzanella è a base di pane raffermo, il pane toscano “sciocco” ovvero senza sale, e di quello che la massaia ha in casa o nell’orto; non prevede alcuna cottura ecco perché è un piatto tipicamente estivo toscano tipico della zona del senese e dell’aretino. In passato era la pietanza rinfrescante che in estate veniva portata nei campi da chi per lavoro restava fuori casa tutto il giorno.

Meravigliosa è la descrizione che Giovanni Righi Parenti fa della Panzanella “…il pane duro non piace a nessuno specie ai vecchierelli, con le gengive doloranti, o ai bambini teneri ancora da prendere forza: in questo caso si prendeva il pane e si inzuppava nell’acqua del pozzo. Una volta ben intriso, si asciugava in un panno e si sbriciolava; si condiva con poco olio, sale e pepe. Si completava con pomodoro, cipolla tritata, basilico; si spruzzava con aceto ed eccovi una pietanza gustosa di tutto appetito. Il pane bagnato si tornava a bagnarlo con il vino rosso o con il vino fresco dell’estate che si preferiva a quello di ieri, perché quando il vino dell’anno era finito si faceva "la chioccia" cioè un vinello preparato ex tempore pigiando alla svelta l’uva più matura, vino rapidamente fermentato e rapidamente bevuto. Vino saporitissimo da non confondere con certi novelli di oggi preparati con metodi che l’industria ci ha imposto. Questa era la panzanella del senese.” Brano tratto da: Chiacchiere condite "il buon mangiare" ovvero la cucina genuina d’altri tempi. Autore: Giovanni Righi Parenti

Panzanella
ricetta tratta da Merende Rustiche
di Laura De Vincentis

Ingredienti
Pane toscano casareccio raffermo
Pomodori freschi
Basilico
Cipolle rosse
Cetriolo
Sedano
Olio extravergine d'oliva
aceto di vino rosso
sale
pepe

Preparazione
Tagliate a grosse fette il pane raffermo e mettetele in una terrina. Copritele d’acqua e far riposare per circa 20 minuti. Lavate le verdure e tagliatele a pezzetti, sminuzzate il basilico e mettete il tutto in un’insalatiera di coccio (terracotta). Strizzare il pane e sbriciolarlo nell’insalatiera insieme alle verdure. Condire con olio, qualche goccia d’aceto, sale e pepe. Far riposare qualche ora prima di servire per far amalgamare i sapori.

Abbinamento
Rimaniamo in toscana, nel territorio del senese e abbiniamo a questo piatto una Vernacci di San Giminiano. Un bianco DOCG prodotto in tutto il territorio del comune di San Gimignano. E’ un vino che va servito fresco al palato si presenta asciutto, armonico, di buon corpoe  di buona persistenza. 

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