venerdì 28 ottobre 2011

Cantucci

 Piatto Ecobioshopping Tovaglia Inthema

Oggi prepariamo un biscotto tipico toscano: i cantucci che sono tra i dolci più importanti della tradizione toscana. Nacquero molti anni fa  in una "dolceria" di Prato come genere di conforto per i commercianti che venivano negli opifici della zona per acquistare tessuti pregiati. I Cantucci sono dei “veri” biscotti poiché cotti due volte. Addirittura nel 1867 vinsero una menzione speciale all’Esposizione Universale di Parigi.  I dolci toscani, sono tanti e tutti buoni, sono dolci semplici, genuini, sobri, che profumano d’amore e ancora ad oggi raccontano dei momenti di aggregazione della vita familiare di un tempo e di sapori che non sono mai andati perduti, anzi, si sono tramandati con cura, fino ad arrivare ai nostri giorni, in cui finalmente si sta assistendo ad una riscoperta e rivalutazione di tutta quella tradizione culinaria del nostro passato e questo accade un po’ per tutta la cucina tradizionale regionale.

Cantucci

Ingredienti
250 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g di mandorle dolci intere
3 uova medie + 1 tuorlo per spennellare
Mezza bustina di lievito
1 bustina di vanillina
Un cucchiaino scarso di buccia di arancia grattugiata
Un pizzico di sale
Latte (facoltativo)

Preparazione
Preriscaldare il forno a 180°. Impastare insieme tutti gli ingredienti, tranne le mandorle, sino ad ottenere un bel panetto morbido ed elastico. Aggiungere le mandorle, lavorando ancora qualche minuto per farle amalgamare bene all’impasto. Se il composto dovesse risultare troppo asciutto unite un cucchiaio di latte. Modellate 3 filoncini, disporli su una teglia foderata di carta forno ben imburrata, spennellarli con un tuorlo d’uovo leggermente sbattuto e infornarli per circa 20/25 minuti o sino a completa doratura. Estrarli dal forno, farli intiepidire e tagliarli trasversalmente allo spessore di 1 cm. Farli raffreddare, quindi ridisporli sulla teglia e farli biscottare in forno a 150° 5 minuti per lato. Prima di essere consumati devono riposare per qualche ora in luogo fresco e asciutto. Si conservano a lungo in una scatola di latta.

Abbinamento: Cantucci e Vin Santo si può  considerare  un abbinamento “della tradizione”, ma non sicuramente un abbinamento corretto. Il Vin Santo quello “vero” è un eccellente vino da meditazione che non necessita di biscotti. Mentre un buon cantuccio può essere gustato con un altrettanto buon nocino magari di produzione propria. Ma se proprio volere seguire l’abbinamento della tradizione e gustarli con un Vin Santo, questo non deve essere assolutamente dolce o liquoroso bensì dovrebbe essere un Vin Santo Secco del Chianti, non a caso  i Cantucci si chiamano anche Chiantigianini.
 
Le ricette potete trovarele anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista 

mercoledì 26 ottobre 2011

Siete astemi???? Questa è per voi...

Già...perchè certe prelibatezze le evitiamo...solo perchè certe altre cose non le possiamo bere....e senza di esse le prime certe...non sanno di buono :O)
Sicchè l'italiano è un 'opinione...ma le sue ricette no.....Lauretta venerdì vi proporrà dei biscottini...ma che dico biscottini....nuvole soffici...ma che dico nuvole soffici.....incantevole croccantezza che pure la vecchietta di fronte può sgranocchiare.
Sù Radio Punto Zero arrivano loroooooooooooo.....








alle 11.30 se Gatto Felix non si distrae :O) o altrimenti qualchè minutino dopo.


Vi aspettiamo....il 28 ottobre.



Golosoni , chi c'è c'è.....chi non c'è...significa che è a dieta.




Bacetto....



Terry

venerdì 21 ottobre 2011

Zuppa al Vino con Crostini alla Cannella


La ricetta di questa splendida zuppa è tratta dal libro La Cucina nelle Dolomiti di Anneliese Kompatscher. In questa ricetta protagonista indiscusso è proprio il vino. E per la buona riuscita di questo piatto più il vitigno è aromatico migliore sarà la zuppa. L'Alto Adige ci regala favolosi vini bianchi eleganti, intensi, profumati, ricchi di sentori aromatici.  I vini consigliati per questa zuppa sono appunto quelli altoatesini dai sentori aromatici più fruttati e di buona morbidezza: il Sauvignon, lo Chardonnay, il Muller-Thurgau, il Kerner della Valle Isarco per poi arrivare al Gewurtztraminer o al Moscato. E' comunque una questione di gusto personale. Io ritengo che più il vitigno d'origine sia aromatico, più caratteristico sarà il sapore della zuppa e migliore sarà il connubio con la cannella e la loro reciproca espressione in un tutto tondo di grande e avvolgente armonia.

Zuppa al Vino con Crostini alla Cannella
dal libro La Cucina nelle Dolomiti di Anneliese Kompatscher

Ingredienti per 4 persone
Mezzo litro di buon brodo
4 rossi d'uovo
2 bicchieri di panna liquida
Un panino raffermo (tipo Semmel) tagliato a dadini
Una noce di burro
Polvere di Cannella
2 bicchieri di vino bianco (semiaromatico o aromatico) altoatesino

Preparazione
Far soffriggere i dadini di pane nel burro e cospargerli di cannella. A fuoco lento (o a bagnomaria), versare nel brodo caldo i rossi d'uovo, la panna, il vino bianco e sbattere con un frustino finché la massa risulterà ben cremosa. Riempire le tazze di brodo, previamente riscaldate e cospargere ogni porzione di dadini di pane ed una presa di polvere di cannella.

In abbinamento: in questi casi, quando il vino è protagonista all’interno della ricetta, si prosegue anche a tavola con lo stesso vino scelto per la preparazione del piatto.

Le ricette potete trovarele anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista 

venerdì 14 ottobre 2011

Gigli alla Zucca con Bacon Croccante


Oggi un primo piatto “importante” con un ortaggio di stagione: la zucca. Un ortaggio versatile, che appartiene alla grande famiglia delle cucurbitacee,  usata non solo in cucina ma anche in cosmesi, in medicina e addirittura (nella varietà langenaria) come contenitore per il vino o come mestolo! Intorno alla zucca si può creare un pasto completo che va dall’antipasto al dolce. Di zucca ce ne sono tantissime varietà, quelle più diffuse in Italia sono: la mantovana, la lardaia,  la marina di Chioggia, la lunga di Napoli, e la zucca gigante, famosa per trasformarsi in lanterna ad Halloween.
Come scegliere una buona zucca? Deve essere ben matura e soda, il picciolo ben attaccato e la buccia senza ammaccature. Se l’acquistate invece a pezzi verificate che la parte tagliata al contatto con la pellicola non sia asciutta. La zucca intera si può conservare per tutto l’inverno in un ambiente fresco, buio e asciutto anche se la tradizione vuole che le zucche siano consumate entro carnevale. Una zucca a pezzi invece si conserva in frigorifero avvolta in pellicola per alcuni giorni. Se invece la volete congelare occorre levare la buccia, tagliarla a tocchi e sbollentarla. E per finire quante calorie ha la zucca? Circa 18 calorie per 100 g di prodotto ed è ricca di vitamina A, pertanto siamo in stagione approfittiamone!

Gigli alla Zucca con Bacon Croccante

Ingredienti per 4 persone
Una noce di burro
1 scalogno
300 g zucca pulita
Mezzo bicchiere di vino bianco
200 g di bacon (pancetta tesa)
350 g di pasta formato gigli o mafaldine o caserecce
Una manciata di scagliette di mandorle
Parmigiano grattugiato
Noce moscata

Preparazione
In un tegame fare sciogliere una noce di burro. Unirvi uno scalogno tagliato a velo e fate rosolare per qualche minuto. Unite 300 g di zucca tagliata a piccoli dadini, lasciate rosolare anch'essa per qualche minuto dopodiché sfumare con mezzo bicchiere di vino bianco. Coprire il tegame e portare a cottura la zucca, se si asciuga troppo aggiungete qualche cucchiaiata d’acqua calda, regolare di sale e una spolverata di noce moscata. In un'altra padella antiaderente mettere 200g di bacon tagliato a striscioline e fatelo diventare croccante. Cuocete la pasta, scolatela e saltatela nel tegame insieme alla zucca, aggiungete il rigatino, una manciata di scagliette di mandorle e servire. A piacere spolverate ogni piatto con parmigiano.

Abbinamento: qui predomina la tendenza dolce della zucca, la grassezza del bacon, per un piatto complessivo di spiccata  aromaticità. Il vino da abbinare deve essere un bianco sapido, fresco, morbido, di buona struttura e di buona persistenza gusto olfattiva come può essere un Colli Orientali del Friuli DOC Ribolla Gialla che è un particolarissimo vitigno autoctono friulano.
 
Le ricette potete trovarele anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista 

giovedì 13 ottobre 2011

da piccola ne avevo quasi paura...

...poi ho capito che dietro quella faccia si nascondeva una cosa buona buona.
Domani 14 ottobre ci travestiamo....si, ci va così....
Tra una padella e l'altra...un ingrediente e una caloria ci caleremo nei panni di cosa????
Indovinate, avanti sù!!!!!!!
Saremo colorate....a suon di "CROCK"
No foto...altrimenti v'aiuto e Laura mi cucchiarella sulle mani (ahi!!!!)
Alle 11.30 vi aspettiamo su Radio Punto Zero...preparate carta e penna e seguiteci nella sezione Belle in Pentola.

NB: Ve la ricordate "la Parigina"?????la ricetta della scorsa settimana. Beh è stata la mia cena di stasera....Successone!!!! Non Diamo mica ricette così noi ;O)


Buona serata Golosoni



Terry

venerdì 7 ottobre 2011

Trancetti al Limone


Oggi vogliamo parlare di merende? Le scuole sono iniziate e con loro il problema di cosa dare ai bimbi da portare a scuola durante  l’intervallo. Inutile dire che le merende fatte in casa sono le migliori anche dal punto di vista economico perché fanno risparmiare quei 1-2 euro al giorno che a fine anno, fatevi un po’ i conti,  sono una bella spesa! Ormai è risaputo che la merenda è un rompidigiuno tra un pasto e l’altro che non può che fare bene alla salute dei nostri bimbi. Inserendo infatti due piccole merende fra i pasti principali, si riesce a gestire meglio la qualità e la quantità di ciò che si mangia a pranzo e a cena. Quale merenda? Frutta in alcune scuole già la danno, verdura (per quei bimbi che la gradiscono) ma anche qualche cosa di preparato in casa che profuma di mamma e di cose semplici e buone. Certo tutto sta a sapersi organizzare. Per esempio i trancetti di oggi si possono preparare con anticipo quando si ha un attimo di tempo, surgelarli e scongelarli la mattina o all’occorrenza. Altrimenti li potete conservare in una scatola di latta per 4/5 giorni

Trancetti al Limone

Ingredienti x 12 trancetti
1 uovo medio
100 g zucchero
150 g farina per dolci
mezza bustina di lievito per dolci
80 g burro morbido
scorza e succo di un limone
20 g acqua

Preparazione
Preriscaldare il forno a 180°. Montare a neve ben ferma l’albume. Montare lo zucchero con il burro morbido sino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Unire la farina, il lievito, il tuorlo, l’acqua,  la scorza e il succo di limone. Unire infine l'albume facendo attenzione a non smontare il composto. Riempire per 3/4 degli stampini monoporzione da plum-cake. Infornare per circa 25 minuti (sino a leggera doratura).

Abbinamento: parlando di bimbi non possiamo che suggerire un bel bicchiere di latte se trattasi di colazione, una tazza di cioccolata se è l’ora della merenda pomeridiana, oppure un buon succo magari preparato in casa. Gli adulti golosi possono invece accompagnare questi trancetti con un buon tè al limone.

Le ricette le potete trovare anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista 

limone, limone delle mie brame, cchi è il più dolce del reame?

Una merenda a me una merenda a te!!!!!!
Senza litigare, tanto ce n'è per tutti.

E se pur dovessero finire che problema c'è?
Sono così semplici da fare (e da digerire) che uno tira l'altro , così come i loro ingredienti:
basta infatti aprire la credenza e tirarne fuori giusto uno, due , tre, 4....e.....


Curiosi vero????
La ricetta del 7 ottobre su Radio Punto Zero è questa qui:




 Cosa???? non riuscite a capire cos'è?!

Collegatevi alle 11.40. Io e Laura vi aspettiamo da tutto il mondo anche grazie al sito www.rpz.it.


Ciao Golosoni.


Terry
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