venerdì 15 giugno 2012

Sbrisolona Salata


La Torta Sbrisolona classica (detta anche sbrisolina o sbrisolada) è un dolce tipico della Lombardia e per l’esattezza della città di Mantova. Nasce come dolce “povero” di origini contadine a base di mais, strutto e nocciole e si “nobilita” nel 1600 quando giunge alla Corte dei Gonzaga e nella ricca Mantova. Ecco allora che il burro sostituisce lo strutto, si arricchisce di spezie e zucchero e le mandorle sostituiscono le nocciole. Le Mandorle hanno un significato ben preciso perché rappresentano la Rinascita. Il nome Sbrisolona deriva dal dialetto “brise” ovvero briciole, proprio quelle briciole che si formano quando la sbrisolona viene spezzata rigorosamente con le mani, vietatissimo l’uso del coltello per porzionarla. Anzi la tradizione vuole che questa Torta venga rotta con un pugno al centro proprio per formare le famose “brise”. E’ una torta molto semplice e veloce da preparare che ha la stessa proporzione di ingredienti, non a caso in passato era anche conosciuta come “torta delle tre tazze”. Si conserva per molti giorni in una scatola di latta ed è consigliabile consumarla fredda magari il giorno dopo averla preparata o comunque dopo un 4/5 ore. E’ una torta estremamente burrosa, di una burrosità che avvolge il palato e lo appaga, lo soddisfa. Ecco l’importanza di prepararla utilizzando un burro ottimo.
Qui non trovate la classica sbvrisolona dolce, bensì una versione salata arricchita da pistacchi, pancetta e semini vari e cotta in versione “monoporzione” per poterla assaporare come appetizer.
 
Sbrisolona Salata

Ingredienti
150 g farina 00
3 cucchiai di farina di mais finissima
150 g mandorle e nocciole tritate insieme
150 g parmigiano grattugiato
2 tuorli
150 g burro salato

Inoltre:
25 g pistacchi tostati e tritati a coltello grossolanamente
50 g pancetta dolce a dadini
Semi di sesamo e papavero

Preparazione
Preriscaldare il forno a 170°
Mescolare la farina bianca, la farina di mais, la farina di mandorle e nocciole e il parmigiano. Aggiungere i due tuorli. Aggiungere il burro a tocchetti. Aggrumare il tutto sulla punta delle dita. Il composto non deve risultare omogeneo bensì sbriciolato. Aggiungere infine i pistacchi e la pancetta. Imburrare ed infarinare dei piccoli stampini tondi e sistemarvi l’impasto, sbriciolandolo, ad un’altezza che non superi 1 cm. Decorare con semi di sesamo e semi di papavero. Infornare a 170° per 30 minuti o sino a leggera doratura. Servire freddie e fare comunque riposare qualche ora prima di servire.

In abbinamento: trattandosi di un appetizer molto burroso, in abbinamento proponiamo delle “bollicine” importanti: un Trento Doc Brut Metodo Classico. Di colore giallo paglierino, con un perlage persistente e di grana fine. Al naso si presenta intenso, pulito con marcati sentori di crosta di pane e di nocciola, spiccano inoltre frutta matura e fiori gialli. Al palato è fragrante, secco, fresco, ritornano le note fruttate, di vaniglia e di lievito per una struttura di buon equilibrio e lunga persistenza.


Le ricette potete trovarle anche qui:

2 commenti:

  1. Che bella questa variante salata!!!

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  2. La versione dolce mi piace tantissima ma questa versione salata mi ispira un sacco! bellissima! Buona giornata

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