Oggi andiamo in Francia! Con una
ricetta dolce, burrosa e delicata come solo i francesi sanno fare. Questa ricetta è di
Camille del blog Cakes in The City. Blog che consiglio a tutti i golosi di
andare a visitare, non fosse altro che per guardare le meravigliose fotoe farsi venire l'acquolina in bocca. La ricetta di oggi
parla di deliziosi biscottini dove i
canditi s’incastonano nella pasta frolla come tante pietre preziose.
Canditi, qual è la loro origine?
Già le culture antiche della Cina e della Mesopotamia usavano conservare la
frutta in sciroppo di palma e miele, anzie questo era l’unico metodo di
conservazione della frutta. Ma i veri precursori dei moderni
canditi sono gli arabi, che durante i loro banchetti più importanti erano
soliti servire, con grande impatto scenografico, agrumi e petali di rosa
canditi. E fu proprio grazie alla dominazione araba nel sud dell’Europa, che la
canditura arrivò in occidente. I primi documenti che parlano di canditi
risalgono al 500, in quell’epoca erano considerati preziosi tanto quanto le
spezie. Nel periodo barocco la frutta candita è ricercatissima dagli
aristocratici e i cuochi di allora creavano delle vere e propie composizioni
molto scenografiche. Ma che cos’è la canditura? E’ un
processo chimico che sostituisce l’acqua contenuta nella frutta con lo
zucchero. Questo permette di mantenerne intatta la forma del frutto: provate ad
affettare un mandarino candito e vedrete completamente intatta la struttura
degli spicchi.
Ad oggi in Italia i canditi sono
il cardine di alcuni dolci basta pensare alla cassata siciliana, al panettone e
alla pastiera napoletana.
Biscuits
Arlecchini
dal blog Cakes in the City
Ingredienti
180 g burro morbido
300-320 g farina per dolci
100-120 g zucchero a velo
1 uovo leggermente sbattuto
150 g frutta candita di diversi colori
Preparazione
300-320 g farina per dolci
100-120 g zucchero a velo
1 uovo leggermente sbattuto
150 g frutta candita di diversi colori
Preparazione
Montare il burro l’uovo e lo
zucchero sino a che non otterrete un composto cremoso e spumoso. Aggiungere la
farina continuando a sbattere. Infine aggiungere la frutta candita. Dovrete
ottenere un impasto morbido ma abbastanza sodo per essere modellato. Formare un
cilindro di circa 5 cm di diametro, avvolgerlo nella pellicola e riporlo in
congelatore per circa 40 minuti. Preriscaldare il forno (meglio se ventilato) a
160°. Levare il cilindro dal congelatore e tagliarlo a fette spesse mezzo
centimetro. Disporre le fette su una placca ricoperta di carta forno avendo
cura di distanziarle l’una dall’altra poiché in cottura tendono leggermente ad
allargarsi. Infornare per circa 10-12 minuti. I bordi, e solo i bordi dei
biscotti devono dorarsi leggermente. Togliere la teglia dal forno e aspettare
qualche minuto prima di rimuovere i biscotti, sono molto friabili e se levati
caldi si sbriciolano, attendere che si raffreddino. Si conservano per qualche
giorno in una scatola di latta.
In abbinamento: ci troviamo davanti ad un dolce molto delicato
pertanto anche il vino deve essere un vino delicato. La scelta cade su un
Trentino Moscato Rosa. Splendido vitigno aromatico che produce un vino dal colore rosato. Al naso
presenta il sentore caratteristico di questo vitigno: quello della rosa canina e poi abbiamo sentori
di piccoli frutti a bacche rosse come il lampone e la fragolina di bosco. Al
palato è elegante con il ritorno della rosa canina, il lampone, la fragolina
uniti a sentori di speziatura dolce come chiodi di garofano e cannella. Una chiusura sapida bilancia la dolcezza di
questo grande vino.
Le ricette potete trovarle anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista