Oggi parliamo di un antico
dolcetto napoletano, un dolcino un po’ retrò: le Cartucce. Questi delicati
pasticcini a base di mandorle e burro un tempo non mancavano mai nel vassoio di
paste della domenica. Anzi la leggenda racconta che erano proprio le pastarelle
che scomparivano per prime dal vassoio, perché erano le preferite dai bimbi, lo
scartarle era un vero rito.
In alcune zone le cartucce sono
anche conosciute come il “dolcetto delle spose”. Infatti secondo un’antica
usanza napoletana, l’annuncio di matrimonio è seguito dal regalo del
“cartoccio” agli invitati. Il cartoccio è un bel vassoio composto di tanti
pasticcini secchi tra cui spiccano appunto le cartucce sia nella loro forma
classica, sia in quella di piccola tortina guarnita da una ciliegina candita.
Il difficile, almeno per me che
sto lontano da Napoli, è reperire gli stampini cilindrici e i foglietti di
carta per dare alle cartucce la loro caratteristica forma. In caso abbiate
difficoltà a reperire i giusti stampini potete comunque farle in piccoli pirottini
di carta come ho fatto io, la forma sarà ovviamente diversa ma il gusto
buonissimo. Io dico che sono come le ciliegie: una tira l’altra.
Cartucce Napoletane
Ingredienti x circa 50 cartucce
150 g farina 00
50 g fecola
200 g farina di mandorle
4 uova
200 g zucchero
180 g burro morbido (c’è anche chi consiglia la margarina)
20 g burro fuso
50 g fecola
200 g farina di mandorle
4 uova
200 g zucchero
180 g burro morbido (c’è anche chi consiglia la margarina)
20 g burro fuso
Una puntina di cucchiaino di ammoniaca per dolci
1 fialetta di essenza di mandorla amara
Un pizzico di sale
Inoltre
tasca da pasticceria con bocchetta liscia di 1 cm di diametro
stampini cilindrici
cartine apposite per le cartucce o in alternativa va bene anche la carta forno.
Preparazione
tasca da pasticceria con bocchetta liscia di 1 cm di diametro
stampini cilindrici
cartine apposite per le cartucce o in alternativa va bene anche la carta forno.
Preparazione
In una terrina montare il burro morbido con lo zucchero. In un’altra
terrina mescolare le uova con la farina di mandorle e l’aroma di mandorla amara.
Aggiungere il composto di uova e mandorle al composto di burro e zucchero.
Unire la farina e la fecola setacciate alternandole al burro fuso. Infine
aggiungere, una puntina di cucchiaino di ammoniaca e il pizzico di sale. L’impasto
dovrà essere bello sodo e omogeneo. Foderare gli stampini cilindrici con le
cartine delle cartucce e con l’aiuto di una tasca da pasticcere a bocchetta
liscia riempire i cannelli con l’impasto
senza superare il bordo metallico. Preriscaldare il forno a 160° e cuocere le
cartucce per circa 18/20 minuti.
In Abbinamento: andiamo in puglia con un Moscato di Trani Dolce
Naturale DOC. Un moscato che ben si
abbina ai dolci delicati a base di mandorle. Presenta un bellissimo colore
giallo dorato brillante consistente. Al naso è elegante, spicca subito il
caratteristico profumo dell’uva moscato, abbinato ad un sentore di frutta
candita, bouquet di fiori gialli, miele d’acacia e mandorle dolci. Al palato è caldo, vellutato, delicato,
di una dolcezza garbata e ben equilibrata da una giusta freschezza. Di buona
persistenza con ritorno della mandorla dolce.
Le ricette potete trovarle anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista
Non lo conoscevo proprio questo dolce! e il gatto della foto è bellissimo! A presto!
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