Oggi per l'appuntamento con Belle in Pentola proponiamo un primo piatto di stagione ricco, cremoso e saporito: un risotto con carciofi e robiola. Durante l’epoca
romana e medievale il riso era utilizzato, con molta parsimonia, come preziosa spezia
proveniente dall’oriente per preparare infusi e decotti medicamentali. Per l’uso alimentare del riso, come lo intendiamo noi oggi, dobbiamo, invece, aspettare
il XIV secolo. In quegli anni gli Spagnoli e per la precisione gli Aragonesi
fecero conoscere, proprio a Napoli, l’utilizzo alimentare del riso e
insegnarono loro il modo di consumarlo come piatto unico. Però ben presto i
napoletani al riso si preferirono di gran lunga la pasta che si andava
affermando anch’essa proprio in quel periodo. Ecco perché il riso presto lasciò
Napoli ed emigrò al nord favorito anche dalla ricchezza d’acqua, che si sa, è
fondamentale per la sua ottimale coltivazione.
Risotto ai Carciofi e Robiola
Ingredienti per
4 persone
350 g di riso Carnaroli (GliAironi)
1 scalogno
250 g di spicchi di cuore di carciofi
50 g di robiola
Parmigiano
Olio extravergine d'oliva
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo vegetale
Preparazione
350 g di riso Carnaroli (GliAironi)
1 scalogno
250 g di spicchi di cuore di carciofi
50 g di robiola
Parmigiano
Olio extravergine d'oliva
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 litro di brodo vegetale
Preparazione
In
un tegame a bordi alti scaldare 2/3 cucchiaiate di olio, aggiungere lo scalogno
tagliata a velo, gli spicchi di carciofi e fare soffriggere sino a che la
cipolla non diventa trasparente. Unire il riso, tostare un paio di minuti e
sfumare con il vino bianco. Fare evaporare completamente il vino. Aggiungere 1
litro di brodo vegetale e fare cuocere per circa 16/18 minuti, rimestando di tanto
in tanto con un cucchiaio di legno. Spegnere il fuoco, regolare di sale e
mantecare con robiola e parmigiano.
In abbinamento: Il piatto di oggi, vuole
un vino bianco morbido e aromatico come può essere un Alto Adige Traminer
Aromatico Doc. Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, al naso si
percepisce la frutta a polpa gialla, fiori gialli, speziatura dolce e sentori
erbacei di timo. Al palato si presenta ben
strutturato, morbido, fresco, piacevolmente
equilibrato, con ritorno di speziatura dolce, frutta a polpa gialla e molto
chiaramente si percepisce la nota di timo.
Le ricette potete trovarle anche qui:
sul blog L'Antro dell'Alchimista
Buonissimoooo! ^.^
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